Franco Ferrarotti
Regina del silenzio
con nota critica e watercolors di Piera Mattei
Un’effusione, un canto sincero, che ripete l’eco di letture e modelli letterari profondamente assimilati e amati.
Dopo aver celato la sua identità sotto il nome di Anonimo scienziato, in occasione di questa ristampa delle sue poesie Franco Ferrarotti, padre della sociologia italiana, accetta ora di buon grado di riconoscere la piena paternità anche di queste poesie. Questo disvelamento dovrebbe aggiungere un ulteriore imprevisto tratto alla poliedrica personalità dell’autore.
"Regina del silenzio" è un poemetto da cui altri critici potranno forse trarre significati nascosti, addirittura allusioni, allegorie. Qualcuno vi leggerà il gioco, il tentativo di seduzione. A noi piace presentarlo così, come un’effusione, un canto sincero, che ripete l’eco di letture e modelli letterari profondamente assimilati e amati. Modelli classici che Franco Ferrarotti reinventa e rivive, nella propria originale, ribelle e persino, a tratti, scandalosa o scandalizzante, sensibilità, per dare parole a una gelosa e muta ferita.
Piera Mattei dalla Nota critica
Novembre arriva al professore insonne Brividi umidi Farà paziente la toilette al giardino Esame di coscienza speculare Occhi lucenti fendono il buio Nella bruma autunnale del mattino I denti forti quando sorridi obliqua D’una cerbiatta in calore allineati Merli di fortezza inespugnabile Foglie morte rossastre Moquette D’antichi parchi Stinta Odor di decomposta Materia inerte |
Pagine: 54 | ISBN: 9788866830542 | ISBN-A: | Prezzo: € 7,00 Acquista
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