I poeti della Fondazione Brodskij
Elena Fanajlova
Lena e la gente
cura e traduzione di Claudia Scandura
Elena Fanajlova offre al lettore le molte facce della sua personalità e mette insieme nelle sue opere e nel suo lavoro, politica, storia, traumi sociali, eventi privati della sua biografia.
Sincera, categorica, Elena Fanajlova nei suoi testi guarda al futuro della società civile e attribuisce alla poesia del XXI secolo un ruolo informativo nei confronti dei lettori. La famosa frase di Evgenij Evtušenko, “Il poeta in Russia è più di un poeta” ha perso di valore: la situazione è cambiata, culturalmente e politicamente, e il poeta non si rivolge a zar e tiranni ma ai suoi contemporanei. La sua poesia, più tradizionale agli esordi, col tempo si è molto avvicinata alla prosa, diventando una sorta di “tragico reportage” del suo tempo. L’uso del verso libero e di un linguaggio trasgressivo è stato così accentuato, per meglio corrispondere alla realtà di tutti i giorni, e i personaggi ormai si raccontano in quella che pare una psicoterapia di gruppo.
Claudia Scandura
Сараево поражает в самое сердце: Восемь мечей, семь мечей. Это икона Умиление злых сердец. Как напевает вдова бандита Аркана Цеца: Београд, Београд, установка Град Пули, вино, свинец. Стыдно покинуть город, который любишь International, смертный металл. Так рассуждает профессор русской литературы. Он умирает от рака, он здесь блистал. |
Sarajevo colpisce dritto al cuore: otto spade, sette spade. È l’icona della Tenerezza di perfidi cuori. Come canticchia la vedova del bandito Arkan: Beograd, Belgrado, lanciarazzi Grad Pallottole, vino, piombo. Che vergogna, abbandonare la città che ami International, metallo mortale. Così ragiona il professore di letteratura russa. Sta morendo di cancro, qui lui brillava. |
Pagine: 100 | ISBN: 9788866830375 | ISBN-A: | Prezzo: € 12,00 Acquista