Antonio Bux (Foggia, 1982) ha pubblicato, tra l’altro, Trilogia dello zero (finalista premio Montano, vincitore premio Minturnae), Kevlar (premio Alinari), Naturario (finalista premio Viareggio) e il recente Sasso, carta e forbici, (premio Alfonso Malinconico), con postfazione di Enrico Testa.
In spagnolo ha pubblicato 23 – fragmentos de alguien, El hombre comido, Saga familiar de un lobo estepario, e in vernacolo foggiano la silloge Lattèssanghe (selezione premio Città di Ischitella – Pietro Giannone). Sue poesie sono tradotte in varie lingue e antologizzate in opere collettive come InVerse: Italian poets in translation a cura della John Cabot University. Nel 2014 gli è stato conferito il premio Iris di Firenze. Per Gattomerlino Superstripes ha curato il volume Finestre su nessuna parte del poeta spagnolo Javier Vicedo Alós. Ha fondato e dirige il blog “Disgrafie” e alcune collane per Marco Saya Edizioni e per l’editrice RPlibri.