venerdì 7 febbraio, ore 18
Piera Mattei e Giovanni Merloni con estimatori e amici presentano
“Claudia” di Claudia Patuzzi e Giovanni Merloni.
Giovanni Merloni, architetto e scrittore, che da molti anni ormai si è stabilito a Parigi, verrà direttamente dalla Francia per celebrare con amici ed estimatori questo incontro in onore di Claudia Patuzzi
Poche parole per dire come questo libro è nato: sono stata contattata da Giovanni Merloni che non conoscevo. Ma lui scriveva accanto al suo nome “marito di Claudia Patuzzi”, che invece ho conosciuto e ammirato, e mi ha fatto sapere che Claudia alcuni anni dopo il loro trasferimento a Parigi si era gravemente ammalata e che ora vive solo nel ricordo di lui, che cerca di fare ordine nelle carte di lei. Aveva trovato molte poesie anche se Claudia non ne ha mai pubblicate, preferendo di legare il suo nome al romanzo.
Nasceva così il progetto del libro che conterrà le poesie scritte da Claudia nell’ultimo periodo, con due delle buffe storie che Claudia pubblicava sul suo blog parigino, e anche il disegno di copertina sarà un suo disegno. Ma il libro riunirà inoltre Giovanni e Claudia, mediante una breve nota di lui sulla loro vita insieme.
Vorremmo così essere riusciti ad abbozzare il ritratto-omaggio che un compagno e marito ancora innamorato ha desiderato per sua moglie, scrittrice originale, profonda, appartata. E anche noi, che l’abbiamo conosciuta, abbiamo così voluto confermarle il nostro riconoscimento e l’amicizia.
sabato 8 febbraio, ore 18
Sergio Caprara, professore di Fisica teorica alla Sapienza, qui in veste di acuto lettore e di conoscitore della cultura e della lingua russa, con Il Talento di Roma e Piera Mattei, presenta “La strada fantasma” di Aleksandr Snegirev,
romanzo uscito a Mosca nel 2018 che racconta con straordinaria bravura e ironia, i fatti anche minori, i pensieri, i ricordi, gli incontri e le fantasie che affollano la mente e lo sguardo di un giovane scrittore alle prese con fastidi piccoli e grandi, con la gelosia, con il desiderio frustrato di paternità, durante una normale giornata, prima dell’ “operazione militare speciale” ma già con la folta presenza a Mosca dei profughi dagli scontri del Donbass.
L’iniziativa di tradurre il romanzo in italiano e la traduzione stessa sono di Raffaele Marchi, per Gattomerlino autore anche della raccolta di racconti “Da giovani si muore così tante volte”. Una seconda raccolta di suoi visionari racconti dal titolo “L’acqua nella testa” è in lavorazione presso le nostre edizioni.