Dell'invidia degli amici

Piera Mattei
Dell’invidia degli amici
da Francesco Petrarca

 

 

DELL’INVIDIA DEGLI AMICI

PER FRANCESCO PETRARCA
nel settimo centenario della nascita (anno 2004)

DELL’INVIDIA DEGLI AMICI
Monologo teatrale


QUANDO I CIELI CADRANNO

Il latino delle preghiere
Libera me
Dies irae

 

L’invidia. Ancora non sono esonerato dall’invidia. Subisco gli attacchi non so se di un’invidiosa amicizia o di una falsa amicizia, invidiosa.
Sono quattro i miei amici. Vengono a trovarmi tutti e quattro insieme oppure a due a due. Arrivano tutti gentili con facce amiche, pronti a conversazioni cordiali. Certamente vogliono vedermi in buona salute e persino felice. Sono gentili, rispettosi, generosi. Eppure m’invidiano.
Infatti dicono di me che sono un uomo buono, ottimo addirittura, ma ignorante.
Dicono ignorante e idiota pressappoco, a me, anche se sono stato definito nel modo opposto dal giudizio degli uomini di lettere.
Sono loro invece che si accorgono di non essersi guadagnati neanche un briciolo di fama e ormai non ne sperano alcuna. Allora come cani rabbiosi spalancano le fauci e arrotano i denti, anche contro gli amici, proprio come cani rabbiosi.
(da Dell’invidia degli amici)

 

 

Pagine: 60 | ISBN: 9788866831891 | ISBN-A: | Prezzo: € 12,00  Acquista